PIANO B 4.0 | 7.5 Un’agenda e un budget per sconfiggere la povertà 


Per eliminare la povertà  sono necessari interventi molto più ampi dei soli programmi di aiuto internazionale. Queste misure includono la cancellazione del debito, cosa della quale i paesi più poveri hanno bisogno per sfuggire alla povertà , e la revisione del sistema dei sussidi all’agricoltura nei paesi donatori. Un settore agricolo orientato all’esportazione può essere una via per uscire dall’indigenza. Purtroppo, per molti paesi a basso reddito, questa strada è preclusa a causa dei sussidi che i paesi donatori erogano a se stessi. Gli incentivi all’agricoltura industriale, che ammontano a 258 miliardi di dollari, equivalgono al doppio dei flussi di denaro destinati dai paesi donatori all’assistenza allo sviluppo.79

Questi sussidi incoraggiano la sovrapproduzione di prodotti agricoli, che sono poi venduti all’estero grazie a ulteriori incentivi alle esportazioni. Il risultato è una riduzione dei prezzi su scala mondiale, in particolare per quel che riguarda zucchero e cotone, prodotti sui quali i paesi a basso reddito hanno più da perdere.80

Nonostante l’Unione Europea fornisca più della metà  dei 120 miliardi di dollari di aiuti globalmente erogati da tutti i paesi, gran parte del vantaggio economico derivato nel passato da questi interventi è stato compensato dal deprezzamento annuale, da parte dell’UE, di circa 6 milioni di tonnellate di zucchero sul mercato mondiale. Fortunatamente, nel 2005 l’Unione europea ha annunciato che ridurrà  del 40% i sussidi ai produttori di zucchero, diminuendo così le proprie esportazioni a 1,3 milioni di tonnellate nel 2008.81

Allo stesso modo, i sussidi alla produzione garantiti agli agricoltori americani hanno consentito loro di esportare cotone a basso prezzo. E dal momento che gli Stati Uniti sono il principale esportatore mondiale di questo prodotto, questi incentivi abbassano il prezzo per tutti gli esportatori di cotone. Di conseguenza, i sussidi americani a questo tipo di coltura sono stati denunciati con vigore da quattro paesi produttori di cotone dell’Africa centrale: il Benin, il Burkina Faso, il Ciad e il Mali. Inoltre, il Brasile si è opposto con successo agli incentivi statunitensi all’interno del World Trade Organization (WTO), ed è riuscito a convincere la giuria del WTO che questi sussidi hanno depresso i prezzi mondiali del prodotto e danneggiato i produttori brasiliani.82

Dopo il verdetto del WTO a favore del Brasile nel 2004, gli Stati Uniti hanno fatto qualche tentativo formale di adeguarsi, ma il WTO si è nuovamente pronunciato a favore del Brasile nel dicembre 2007, concludendo che i sussidi americani stavano ancora deprimendo i prezzi mondiali del mercato del cotone. I paesi donatori non possono più permettersi politiche agricole che intrappolano nella povertà  milioni di persone nei paesi riceventi, tagliando la loro principale via di fuga.83

Mentre la gran parte degli incentivi americani abbassano i prezzi delle esportazioni dai paesi in via di sviluppo, quelli per la conversione di cereali in etanolo innalzano il prezzo dei cereali, che molti paesi a basso reddito sono costretti a importare. Nei fatti, i contribuenti americani stanno sovvenzionando un aumento della fame nel mondo.84

La cancellazione del debito è un’altra componente essenziale nel più vasto sforzo dell’eradicazione della povertà . Ad esempio, nell’Africa subsahariana la spesa per estinguere il debito è quattro volte maggiore di quella sanitaria: cancellare il debito può aiutare a migliorare gli standard di vita in quello che è l’ultimo bastione dell’indigenza.85

Nel luglio del 2005, i capi dei paesi industrializzati del G8, incontratisi a Gleneagles, in Scozia, hanno acconsentito alla cancellazione del debito multilaterale che molti dei paesi più poveri avevano contratto con la Banca Mondiale, il Fondo monetario internazionale e l’African Development Bank. Questa iniziativa mirava ad aiutare i paesi più deboli a raggiungere gli Obiettivi del Millennio. L’intervento ha avuto un impatto diretto sui 18 paesi (14 in Africa e 4 in America Latina) più poveri e oppressi dal debito, offrendo loro una nuova opportunità  di vita.86

L’anno dopo l’incontro di Gleneagles, Oxfam International ha comunicato che il Fondo monetario internazionale ha cancellato il debito di 19 paesi, il primo importante passo avanti verso la sua eliminazione stabilita al meeting del G8. Per lo Zambia, la cancellazione dei 6 miliardi di debito ha consentito all’ex presidente Levy Mwanawasa di annunciare che le cure sanitarie di base sarebbero state, da quel momento in poi, gratuite. Nelle parole di Oxfam: “Il privilegio di pochi diventa il diritto di tutti”. Nell’Africa orientale, il Burundi ha annunciato che avrebbe eliminato le tasse scolastiche, permettendo a 300 mila bambini di famiglie povere di iscriversi a scuola. In Nigeria, il debito cancellato è stato usato per creare un fondo di azione contro la povertà  e una parte è stata investita nella formazione di migliaia di insegnanti.87

Nonostante la riduzione del debito, gli aiuti allo sviluppo da parte dei paesi donatori, in termini di percentuale del Pil, sono andati diminuendo nel 2006 e nel 2007. Pur essendo risaliti nel 2008, gli aiuti sono ancora 29 miliardi di dollari al di sotto dell’obiettivo di 130 miliardi per il 2010, stabilito dai governi nel 2005. La cattiva notizia è che molti di quegli stessi paesi oberati dal debito estero sono stati duramente colpiti dalla crisi economica globale che ha portato alla caduta dei prezzi delle esportazioni minerarie e delle rimesse dall’estero, oltre che dal rialzo dei prezzi delle importazioni di cereali.88

La Banca Mondiale stima che gli aumenti dei prezzi del carburante e del cibo hanno spinto 130 milioni di persone al di sotto della soglia di povertà  e le proiezioni suggeriscono che altri 53 milioni subiranno la stessa sorte nel 2009. Riferendosi alle difficoltà  che molti paesi a basso reddito stanno sperimentando per raggiungere gli Obiettivi del Millennio, nel marzo 2009 il presidente della Banca Robert Zoellick ha detto che “ad oggi questi obiettivi appaiono ancora più distanti”.89

I passi necessari per eradicare la povertà  e accelerare il passaggio a famiglie meno numerose sono chiari. è necessario colmare numerose carenze nei finanziamenti, tra cui quelli: per ottenere l’istruzione primaria universale; per combattere le malattie infantili e quelle infettive; per fornire servizi di salute riproduttiva e di pianificazione familiare; per contenere l’epidemia di HIV. Complessivamente, il costo delle iniziative presentate in questo capitolo è stimato intorno ai 77 miliardi di dollari l’anno (vedi tabella 7.1).90

Gli investimenti più costosi in questa lotta sono quelli relativi all’istruzione e alla salute, che sono basilari sia per lo sviluppo del capitale umano sia per la stabilizzazione della popolazione. L’istruzione include l’educazione primaria universale e una campagna globale per eliminare l’analfabetismo negli adulti. Le cure sanitarie includono gli interventi di base necessari al controllo delle malattie infettive, iniziando dalle vaccinazioni infantili.91

Come ci ricorda regolarmente Jeffrey Sachs, economista alla Columbia University, per la prima volta nella storia abbiamo a disposizione le tecnologie e le risorse finanziarie per sconfiggere la povertà . Gli investimenti nell’istruzione, nella salute e delle mense scolastiche forniscono una risposta umanitaria alle necessità  dei paesi più poveri del mondo. Ma quel che è più importante, sono investimenti che contribuiranno a invertire le tendenze demografiche e ambientali che stanno minando le basi della nostra civiltà .

Fonte: vedi nota 90.

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