La nostra sopravvivenza dipende direttamente dall’ecosistema terrestre sia per quanto riguarda i beni che ci offre, dai materiali da costruzione al cibo, sia per quanto riguarda i servizi che svolge, dal controllo delle inondazioni all’impollinazione. Pertanto se i terreni agricoli si erodono e i raccolti si riducono, se si abbassa il livello delle falde freatiche e i pozzi si prosciugano, se i pascoli diventano deserti e il bestiame muore, noi siamo in difficoltà . Se i meccanismi di sostenibilità ambientale dovessero venire meno, la civiltà stessa non potrebbe sopravvivere.
La devastazione causata dalla deforestazione e dall’erosione del suolo è esemplificata da Haiti, dove più del 90% delle foreste è scomparso per fare spazio ai campi da coltivare e per trarne legna da ardere. Quando gli uragani si abbattono sull’isola condivisa da Haiti e dalla Repubblica Dominicana, spesso i danni sono più gravi per Haiti semplicemente perché non ci sono alberi che stabilizzano il suolo e prevengono smottamenti e allagamenti.1
Commentando questa terribile situazione, Craig Cox, direttore esecutivo della Soil and Water Conservation Society (organizzazione non profit statunitense per la conservazione del suolo e delle acque) ha scritto: “Ci siamo resi conto che i vantaggi offerti dalla tutela delle risorse naturali sono al di là della comprensione dei più, anche a livello elementare. I collassi ecologici e sociali si sono rafforzati a vicenda e hanno provocato una spirale di povertà , degrado ambientale, ingiustizia sociale, malattie e violenza”. Sfortunatamente la situazione che Cox descrive è ciò che accadrà in un numero sempre maggiore di paesi se non ci affrettiamo a rimediare ai danni che abbiamo causato.2
Risanare la Terra richiederà un enorme impegno internazionale, di gran lunga più arduo del famoso Piano Marshall che contribuì a ricostruire l’Europa e il Giappone devastati dalla guerra. Un impegno di questa portata va inoltre affrontato con una velocità da stato di assedio per impedire che il deterioramento ambientale si trasformi nel declino economico e nel fallimento degli stati, come è avvenuto a quelle antiche civiltà che hanno infranto i principi della natura senza tener conto dei suoi limiti.
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