In nessun altro luogo il calo dei livelli delle falde idriche e la contrazione delle superfici agricole irrigate è tanto drammatica come in Arabia Saudita, una nazione tanto povera di acqua quanto ricca di greggio. Dopo l’embargo delle esportazioni di petrolio arabo degli anni Settanta, i sauditi si resero conto di essere vulnerabili a un contro embargo sui cereali. Per rendersi autosufficienti rispetto alla domanda interna di grano, svilupparono un’agricoltura fortemente sovvenzionata e a carattere irriguo permessa dal pompaggio dell’acqua da una profonda falda acquifera fossile.34
Immagini integrative da fonte esterna “I campi sauditi irrigati con acqua fossile parzialmente abbandonati” (clicca sull’immagine per navigare con google maps) |
Dopo essere stati autosufficienti per più di 20 anni, all’inizio del 2008 i sauditi hanno annunciato che la loro falda è prossima all’esaurimento e che avrebbero ridotto la coltivazione del grano di un ottavo ogni anno fino al 2016, data nella quale la produzione verrà interrotta. Da allora in poi l’Arabia Saudita importerà circa 15 milioni di tonnellate di grano, riso, mais e orzo per i suoi 30 milioni di abitanti. è la prima nazione al mondo a pianificare pubblicamente una riduzione del raccolto di cereali di pari passo all’esaurimento delle riserve degli acquiferi.35
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Ma i sauditi non sono i soli. Molte nazioni stanno utilizzando le falde in maniera eccessiva nel tentativo di soddisfare la loro crescente domanda idrica. Sebbene la maggior parte degli acquiferi siano rigenerabili, alcuni non lo sono. Per esempio, quando gli acquiferi indiani e quelli superficiali sotto la pianura della Cina settentrionale si esauriranno, il volume di pompaggio sarà automaticamente ridotto alla loro velocità di ricarica.
Ma nel caso degli acquiferi fossili l’esaurimento ha come conseguenza la fine del pompaggio estrattivo. Esempi di acquiferi fossili sono quello saudita, quello assai esteso di Ogallala sotto le Grandi Praterie degli Stati Uniti o quello posto nelle profondità della pianura della Cina settentrionale. Gli agricoltori che perdono in casi come questi l’approvvigionamento idrico a uso irriguo, possono solo tornare a colture secche di resa inferiore, quando il livello di precipitazioni lo permetta. Per questo motivo nelle regioni più aride, come il sud-ovest degli Stati Uniti e una parte del Medio Oriente, la perdita dell’irrigazione significa la fine dell’agricoltura.36
Nello Yemen, una nazione con 23 milioni di abitanti, confinante con l’Arabia Saudita, la falda idrica si sta abbassando di circa 2 metri all’anno, poiché l’uso dell’acqua eccede la velocità di ricarica degli acquiferi. Con uno dei più alti tassi di crescita della popolazione al mondo e con le falde ovunque in calo, lo Yemen sta velocemente diventando un caso disperato di disastro idrico. La produzione di cereali è diminuita della metà negli ultimi 35 anni. Entro il 2015 i campi irrigati diventeranno una rarità e la nazione importerà tutti i suoi cereali. Basandosi su un debito idrico che si aggrava con il tempo, lo Yemen è in testa nella lista degli stati prossimi al fallimento.37
Le falde idriche in calo stanno già minando i raccolti in alcune grandi nazioni, compresa la Cina, che rivaleggia con gli Stati Uniti per il posto di più grande produttore mondiale di cereali. Una ricerca sullo stato delle acque sotterrane pubblicata a Pechino nell’agosto del 2001 ha rivelato che la falda idrica sotto la Pianura della Cina settentrionale, un’area che produce più della metà del grano nazionale e un terzo del mais, si sta abbassando rapidamente. Il pompaggio eccessivo ha esaurito abbondantemente gli acquiferi superficiali, obbligando a trivellare alla ricerca di quelli più profondi, che non hanno la capacità di ricaricarsi.38
La ricerca ha evidenziato che sotto la Provincia di Hebei nel cuore della Pianura della Cina settentrionale il livello medio degli acquiferi profondi si sta abbassando di quasi 3 metri all’anno. Intorno ad alcune città della provincia, il ritmo di questo calo è risultato essere due volte più veloce. He Qingcheng, responsabile del team di monitoraggio delle acque sotterranee, osserva che, una volta che sarà esaurito l’acquifero di profondità , la regione avrà perso la sua ultima riserva idrica, il suo unico cuscinetto di sicurezza.39
Uno studio della Banca Mondiale rivela che la Cina sta estraendo acqua dalle falde sotterranee poste all’interno di tre bacini fluviali contigui posti nel nord del paese: il bacino del fiume Hai, che scorre attraverso Pechino e Tianjin; quello del fiume Giallo e quello del fiume Huai, il più meridionale dei tre. Poiché per produrre una tonnellata di grano sono necessarie 100 tonnellate d’acqua, la diminuzione di quasi 40 miliardi di tonnellate d’acqua all’anno del bacino di Hai (una tonnellata equivale a circa un metro cubo) significa che quando l’acquifero sarà esaurito il raccolto di grano diminuirà di 40 milioni di tonnellate e la Cina perderà la fornitura alimentare per 130 milioni di abitanti.40
Se i problemi di scarsità idrica sono seri in Cina, il fenomeno è ancora più grave in India, dove è precario il margine tra il consumo di cibo e la sopravvivenza. Ad oggi, i 100 milioni di agricoltori indiani hanno trivellato più di 21 milioni di pozzi, investendo qualcosa come 12 miliardi di dollari se vengono conteggiati anche i costi per l’acquisto delle pompe. Nell’agosto del 2004, Fred Pearce scrisse sul New Scientist che “la metà dei pozzi tradizionali scavati a mano e milioni dei più superficiali pozzi a colonna si sono già prosciugati, provocando un’ondata di suicidi tra coloro che ne sono dipendenti. I blackout stanno raggiungendo proporzioni epidemiche in quegli stati dove metà dell’energia elettrica viene utilizzata per pompare acqua da profondità che arrivano anche a un chilometro”.41
Via via che le falde idriche si abbassano, vengono impiegate trivelle petrolifere modificate per raggiungere l’acqua a profondità che in alcune zone superano gli 800 metri. In quelle comunità dove le fonti di acqua sotterranea si sono completamente esaurite, tutta l’agricoltura si basa ormai solo sulla pioggia e l’acqua potabile deve essere trasportata con i camion. Tushar Shah, responsabile dell’International Water Management Institute per la falda freatica di Gujarat, descrivendo la situazione idrica in India afferma che: “Quando la bolla esploderà , l’India rurale cadrà in un’anarchia mai vista”.42
La crescita della produzione di frumento in India è rallentata a partire dal 2000, schiacciata, sia dalla scarsità idrica, che dalla perdita di terreni coltivati a favore di usi non agricoli. Uno studio del 2005 della Banca Mondiale riporta che il 15% della produzione indiana di cibo è ottenuto grazie al pompaggio di acque sotterranee, il che equivale a dire che 175 milioni di persone vengono nutrite con il grano prodotto estraendo acqua dal sottosuolo.43
Video integrativo da fonte esterna – Dati Nasa “Il calo delle falde idriche in India dal 2002 al 2008” http://www.youtube.com/watch?v=c7CQzIF9tP4 |
Negli Stati Uniti, l’USDA (U.S. Department of Agriculture) ha rilevato che in parte del Texas, dell’Oklahoma e del Kansas, tre stati tra i maggiori produttori di cereali, la falda idrica si è abbassata di più di 30 metri. Ne è risultato che molti pozzi si sono prosciugati in migliaia di fattorie nelle Grandi Pianure del sud, obbligando gli agricoltori a ritornare a una agricoltura a secco di resa inferiore. Sebbene l’esaurimento delle riserve idriche sotterranee abbia delle serie conseguenze sulla produzione cerealicola statunitense, le terre irrigate forniscono solo un quinto del raccolto di cereali degli Stati Uniti, mentre in India rappresentano quasi tre quinti del raccolto e in Cina i quattro quinti.44
Immagine integrativa da fonte esterna Campi in siccità a causa della “depletion” dell’acquifero di Ogalalla che finora ha rifornito di acqua le Grandi Pianure Altre rassegne di immagini e grafici qui via Google Images |
Anche il Pakistan, una nazione con 177 milioni di persone e con un tasso di crescita demografica di 4 milioni all’anno, sta estraendo acqua dal sottosuolo. Nella parte pakistana della fertile pianura del Punjab, l’abbassamento delle falde idriche sembra essere simile a quello indiano. I pozzi di controllo vicino alle città gemelle di Islamabad e Rawalpindi mostrano un calo della falda tra il 1982 e il 2000 che varia da un metro a quasi 2 metri l’anno.45
Nella provincia del Belucistan, che confina con l’Afghanistan, le falde idriche intorno alla capitale Quetta stanno scendendo di 3 metri e mezzo all’anno, avvicinando il giorno in cui la città rimarrà senza acqua. Sardar Riaz A. Khan, già direttore del Pakistan’s Arid Zone Research Institute a Quetta, riporta che sei dei bacini del Belucistan hanno esaurito le proprie riserve idriche sotterranee, rendendone improduttive le terre irrigate.46
L’Iran sta sovrasfruttando i propri acquiferi mediamente per 5 miliardi di tonnellate di acqua all’anno, l’equivalente necessario alla produzione di un quarto del suo raccolto di cereali, avvicinandosi anch’esso al giorno della resa dei conti.47
Israele, sebbene primeggi nel migliorare il rendimento delle tecniche irrigue, sta esaurendo i suoi due acquiferi pricipali, uno posto nella zona costiera e l’altro in quella montuosa, quest’ultimo condiviso con i palestinesi. Come contromisura Israele ha istituito il divieto di irrigare il grano, il suo alimento principale, e sta attualmente importando quasi tutto quello che consuma. I conflitti tra israeliani e palestinesi per la destinazione delle risorse idriche sono sempre in corso.48
Immagine integrativa da fonte esterna La topografia degli acquiferi in Israele |
In Messico, la patria di 109 milioni di persone che si stima raggiungeranno i 129 milioni nel 2050, la domanda d’acqua supera l’offerta. I problemi idrici di Città del Messico sono ben noti. Anche le zone rurali sono in difficoltà . Nello stato agricolo di Guanajuato, la falda idrica sta calando di 2 metri e più all’anno. Nello stato nord-occidentale di Sonora, un tempo gli agricoltori pompavano acqua dall’acquifero di Hermosillo a una profondità di 10 metri. Oggi devono estrarla da una profondità di più di 120. A livello nazionale, il 51% di tutta l’acqua estratta proviene da acquiferi che sono sovrasfruttati.49
Poiché questo sfruttamento eccessivo è in corso in molte nazioni contemporaneamente, l’esaurimento degli acquiferi e la risultante riduzione dei raccolti potrebbe avvenire più o meno nello stesso momento. L’accelerazione del processo di svuotamento degli acquiferi inoltre comporta che questo giorno potrebbe arrivare presto, provocando una carenza alimentare dalle conseguenze difficilmente immaginabili.